GLI SCRITTORI NON MUOIONO MAI
La scomparsa di Alberto Bevilacqua (8 settembre), seguita quasi a ruota da quella di Carlo Castellaneta (28 settembre), ha privato il mondo della letteratura di due grandi scrittori del romanzo storico d’autore.
La morte, si sa, è un fatto ineluttabile che disarma e disorienta, ma quando colpisce esponenti della cultura, trascende il senso di abbandono individuale ed è qualcosa che somiglia tanto ad un vuoto diffuso ed invisibile, una sorta di "voragine collettiva" in cui è il pensiero, prima ancora del sentimento, a sprofondare.
E’ un passaggio in cui la Cultura si ferma e retrocede, rigenerandosi nella memoria di chi ha scritto pagine indimenticabili, storie che hanno fatto la Storia, il passato che ritorna e che si proietta nel futuro come patrimonio prezioso per i posteri... (continua a leggere)
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